Il 21 aprile 2022 per la prima volta l'Oman è stato presente alla Biennale di Venezia. La sua
partecipazione a questo importante evento rientra in un'attenta strategia volta a valorizzare la presenza internazionale e culturale del Sultanato. Questa partecipazione indica l'importanza che il Ministero della Cultura, dello Sport e della Gioventù attribuisce alle arti visive. In particolare, per questa iniziativa, è stato fondamentale il sostegno di Sua Altezza Dhi Yazan bin Haitham bin Tariq Al Said, Ministro della Cultura, dello Sport e della Gioventù, che nella sua saggia lungimiranza e nell’alto senso patriottico ha compreso come la 59° Esposizione internazionale d'Arte La Biennale di Venezia potesse essere una piattaforma globale unica per consentire al Sultanato dell'Oman di presentare i suoi artisti visivi contemporanei e avviare un dialogo con il resto del mondo, presente negli altri padiglioni vicini, all'interno dell'Arsenale di Venezia.
Grazie a Sua Eccellenza l'Ambasciatore del Sultanato dell'Oman, il Dott. Ahmed bin Salem Baomar, sempre brillante ed instancabile nella continua attività a servizio del suo Paese, l'associazione Al Bunduqyya-Assadakah Italo-Araba è stata invitata all’inaugurazione di questa mostra. A rappresentarla erano il suo Segretario Generale, Ing. Paolo Capuzzo, e la Responsabile Cooperazione Internazionale Cultura Economia, Dott.ssa Sanaa Chami, i quali erano accompagnati dal Segretario Nazionale del Partito Orizzonte Italiano, Dott. Alessandro Calabrese, dal Senatore Domenico Romeo, dal Vice Presidente di Confindustria per le province di Venezia e Rovigo, Dott. Paolo Armenio, dal Presidente dell'Assemblea Provinciale di Rovigo del PD, Dott. Patrizio Bernardinello, dal Direttore Generale del Gruppo Editoriale TV7, Dott. Alex Chasen, dall’avvocato penalista Diana Michelazzo, e dalla titolare della casa editrice Argento Dorato, Dott.ssa. Eleonora Belletti.
La mostra comprendeva il lavoro di cinque artisti contemporanei omaniti, appartenenti a tre generazioni diverse nell’arco di 50 anni: Sonya Anwar, Meer Hassan, Budoor Al Riyami, Radhika Khimji e la compianta Raiya Al Rawahi. La distribuzione del Padiglione dell'Oman si riassume nella selezione intelligente di questi cinque artisti; la scelta di queste differenze racconta abilmente la storia dello sviluppo dell'arte dell'Oman nell'ultimo mezzo secolo.
Il Segretario Generale dell'Associazione Al-Bunduqyya-Assadakah Italo-Araba, Ing. Paolo Capuzzo, ha ringraziato l'Ambasciatore del Sultanato dell'Oman per la sua presenza a Venezia e per il suo costante impegno nel costruire ponti di cooperazione e fraternità tra i due Paesi.
Dopo la pandemia di corona virus, la 59 Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia rispecchia davvero il desiderio di tutti di riconquistare quella vita naturale, e quell'ottimismo che già si manifestano con la presenza di questi artisti omaniti appartenenti a tre diverse generazioni, come se volessero trasmettere al mondo un messaggio che ribadisce l'importanza del ruolo delle generazioni nella condivisione della dignità umana da una generazione all'altra: l’albero è adornato di ramoscelli, foglie e frutti, ma vive solo grazie alle radici.
Sanaa Chami