Hussain Shaban è ospite del Consiglio Comunale di Venezia

    Hussain Shaban è ospite del Consiglio Comunale di Venezia

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     Editore culturale
     ​Il Comune di Venezia (Venezia - Italia) ha ospitato l'accademico e pensatore iracheno Abdul Hussein Shaban, che è stato ricevuto dall’Assessore Dott. Massimiliano De Martin, il quale gli ha porto i saluti ed il benvenuto suoi,  del Sindaco, dott. Luigi Brugnaro, della presidente del Consiglio Comunale, dott.ssa Ermelinda Damiano, e della città di Venezia.

    Le conversazione tra le due parti si è incentrata sui modi per rafforzare la cooperazione culturale nel quadro delle relazioni arabo-italiane per quanto riguarda il patrimonio umano comune, in particolare tra intellettuali arabi e italiani, inclusa la lotta all'intolleranza. Infatti il prof Shaban, citando un suo libro, ha spiegato come l’intolleranza quando pervade una società generi dell'estremismo, il quale a sua volta genera violenza, che diventa terrorismo quando colpisce a caso le persone, per poi diventare terrorismo internazionale quando travalica i confini di uno Stato e mira ad Indebolire la fiducia dello Stato in sé stesso e della comunità internazionale nei suoi sforzi per combattere il terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni.
     Shaban e De Martin hanno discusso su come rafforzare i legami di amicizia tra gli intellettuali italiani e quelli arabi. Alla presenza dell'Ing. Paolo Capuzzo, Presidente dell'Associazione Al-Bunduqyya-Assadakah Italo-Arabo, e della Dott.ssa  Sana Chami, Responsabile dell'associazione per la Cooperazione Internazionale e le Relazioni culturali ed economiche.  
    Sono state affrontate questioni ambientali, quali la desertificazione e i cambiamenti climatici, e sanitarie, quali la diffusione di epidemie nel mondo, in particolare gli effetti dell'epidemia di Corona (Covid-19) 2020-2021 e l’importanza e persino la necessità della cooperazione internazionale, per la riduzione e l'allocazione delle spese per la produzione e l'acquisto di vaccini, l’istruzione, l’ambiente e l’aiuto alle popolazioni dei Paesi in via di sviluppo.
    Le due parti si sono soffermate anche sull'intensificarsi dei problemi energetici, soprattutto nell'ultimo periodo, sulla crisi che molti Paesi stanno vivendo al riguardo e sulle conseguenze di ciò sulla qualità della vita delle persone.
    L'incontro ha discusso i problemi della migrazione dal sud povero al nord ricco del Mediterraneo, le sue cause economiche e politiche e le conseguenze in tutto ciò della progressiva interruzione del sistema di relazioni internazionali. Nonché i pericoli dell'immigrazione illegale e il suo legame con il traffico di droga e armi, il terrorismo, il commercio di organi umani e il riciclaggio di denaro.
    La migrazione ha negli ultimi anni avuto un picco a causa di guerre, conflitti civili e divisioni religiose e settarie a cui molte società hanno assistito a causa di fattori esterni che hanno preso a pretesto antiche divisioni interne, come è successo in Iraq dopo la sua occupazione nel 2003 e in Siria quando è stata attaccata dal terrorismo internazionale rappresentato da al- Qaeda, Isis, Jabhat al-Nusra (Fatah al-Sham) e le loro sorelle, che hanno minacciato il tessuto sociale e la convivenza storica tra diversi gruppi culturali, con particolare riferimento ai cristiani, che sono stati oggetto di inaudite violenze.
    L'incontro ha anche fatto riferimento al rafforzamento del ruolo degli intellettuali e della loro cooperazione per l'assistenza ai Paesi in via di sviluppo, creando così migliori condizioni di vita a tutti i livelli, che limitino il fenomeno dell’immigrazione.
     L'incontro intimo e cordiale ha sottolineato l'importanza del dialogo e della comprensione per raggiungere ciò che è comune e umano, soprattutto promuovendo i valori di pace, tolleranza e fratellanza tra gli esseri umani e diffondendo la cultura della non violenza.
    Il nord e il sud del Mediterraneo, se sapranno dare alla cultura l'attenzione necessaria, potranno affermare e scambiarsi reciprocamente  valori umani, estetici e creativi, in un modo che accresca l'accettazione dell'altro, il diritto alla diversità ed il riconoscimento della diversità e del pluralismo, indipendentemente da religione, razza, colore, genere, lingua o origine sociale.
    La cultura è alla base di ogni civiltà e riduce le differenze; tanto più che la cultura è sempre stata presente nei rapporti storici, compresi i rapporti commerciali, soprattutto tra Venezia e l'Oriente in generale e in particolare i Paesi arabi.
     Shaban ha concluso l'incontro ringraziando il Consiglio municipale di Venezia per la sua cortese ospitalità, e la calorosa accoglienza.
    Vale la pena notare che molti degli scritti del Prof. Shaban sono stati tradotti e pubblicati in italiano dalla Dottoressa Sanaa Chami, laureata all'Università di Parma, incluso il riassunto del suo ultimo libro "La religione della Ragione e la Giurisprudenza della Realtà”.
    Questo incontro caloroso e intenso è stato un nuovo ponte per il dialogo e la cooperazione umana, soprattutto perché ha avuto luogo nella città dell'acqua, "e dall'acqua abbiamo fatto ogni essere vivente" (Surat Al-Anbiya - versetto 30). L'acqua è l'origine delle cose ed è la sposa dell'affascinante città di Venezia, come ha detto l’assessore de Martin.
    I partecipanti hanno concordato altri incontri e un programma di lavoro che potrà essere organizzato in un secondo momento.

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