Ing. Paolo Capozzo
Venezia Presidente dell’Associazione Al-Bunduqyya - Assadakah Italo Araba
Nell'ambito dei suoi incontri culturali, il Dr. Hussein Shaban ha incontrato Padre Hamazasp Kechichian, Priore del monastero armeno di San Lazzaro, che ha sede in una delle isole della Laguna di Venezia, precisamente a meno di due chilometri dalla famosa Piazza San Marco.
Per più di 300 anni, sino alla nascita della Repubblica Armena, quest'isola è stata uno dei primi centri al mondo di diffusione della cultura armena.
L'isola, denominata "San Lazzaro degli Armeni", è sede di un importante monastero, che é il centro mondiale dell'ordine religioso mechitarista.
Il 26 agosto 1717 la Repubblica di Venezia concesse quest'isola ad un gruppo di monaci armeni guidati da padre Mechitar, che erano stati costretti ad abbandonare il loro monastero sito nella città di Modone, nella regione della Morea (Repubblica di Venezia), oggi nota come Peloponneso, quando i turchi avevano occupato la città e l'intera Morea.
I Padri fondatori armeni da San Lazzaro, come in precedenza da Modone, continuarono, per circa 300 anni sino ai nostri giorni, a conservare e a diffondere la lingua e la cultura armene in tutto il mondo, stampando libri in 38 lingue e 10 alfabeti diversi.
Oggi la loro biblioteca contiene ancora più di 170.000 volumi.
Pertanto, l'isola di San Lazzaro ha rappresentato, per tre secoli, il principale riferimento mondiale per la cultura armena, che dal 1300 circa era rimasta priva di un proprio Stato che la difendesse.
Martedì 9 agosto i Padri Mechitaristi hanno ospitato nella loro meravigliosa isola l'accademico e pensatore iracheno, Abd al-Hussein Shaaban, che è stato ricevuto dal Priore del monastero, padre Hamazasp Kechichian.
Ad accompagnarlo, oltre al sottoscritto, la Dott.ssa Sanaa Chami, Responsabile Cooperazione internazionale e cultura dell'Associazione Al-Bunduqyya-Assadakah Italo Araba.
I due illustri personaggi hanno affrontato argomenti riguardanti le relazioni Italo-Arabe e Armene e le modalità per svilupparle a tutti i livelli, soprattutto culturali, al fine di sostenere i valori di tolleranza, non violenza, pace e fratellanza tra gli esseri umani. Le due parti hanno anche discusso delle radici del fanatismo e dell'estremismo che sono il brodo di coltura del terrorismo, di cui hanno sofferto molti Paesi e popoli, soprattutto in tutte le guerre civili e nelle lotte per annientare l'altro, negandone i diritti e non volendo riconoscere le diversità e il pluralismo.
La Dott.ssa Sanaa Chami ha poi continuato la conversazione con padre Hamazasp ,sottolineando l'importanza della collaborazione tra la Congregazione dei Padri Mechitaristi di San Lazzaro e l’Associazione Al-Bunuqiyya Assadakha Italo Araba di Venezia, con la participazione di Dr. Shaban per evidenziare il ruolo della identità e la diversità di tutte le culture.
La conversazione di Sanaa Chami con padre Hamazasp Kechichian è stata mista a una sorta di nostalgia, soprattutto perché tutti e due hanno la stessa origine: entrambi sono siriani. Emarginazione e mancato riconoscimento dei propri diritti e identità, così come i popoli della nazione araba soffrono di continue aggressioni ed ingiustizie, che richiederebbero alla comunità internazionale di non restare a guardare i processi di cancellazione delle identità, imposti da agende straniere in nome della globalizzazione, come ha detto padre Hamazasp.
Al termine dell'amichevole incontro, padre Hamazasp ha regalato al Dr. Shaban una copia del libro Dal Monte Ararat a San Lazzaro.
Le parti presenti hanno convenuto di continuare il dialogo armeno-arabo-italiano e di organizzare eventi congiunti per diffondere la cultura della pace , tolleranza e solidarietà a sostegno della verità e del rispetto dei diritti nelle società multiculturali, nonché la creazione di eventi Italo-Arabo- Armeni con temi di interesse comune, tra cui immigrazione, violenza e terrorismo.
Tutti hanno sottolineato il ruolo storico avuto da Venezia nel proteggere e far rivivere la cultura armena.