Bagdad, Conferenza Internazionale Al-Rafidain

    Bagdad, Conferenza Internazionale Al-Rafidain

    Dr. Sanaa Chami

    Anche quest'anno, settembre 2022, Al-Bunduqyya- Assadakah Italo Araba ha partecipato alla Conferenza internazionale Al-Rafidain nella capitale irachena, Baghdad, incontrando figure di grande efficacia a livello di ambito arabo ed internazionale, come il pensatore arabo iracheno Abdul-Hussein Shaaban, che era già stato ospite dell'associazione nell'agosto di quest'anno.

    abbiamo anche incontrato la dott.ssa libanese Marise Younes, professoressa di sociologia e presidente della Rete internazionale per lo studio delle società arabe, Dott.  Idris Hani è dal Marocco ed è membro del consiglio di amministrazione dell'Associazione internazionale di esperti e analisti politici, il giornalista iracheno Hashem Haider Mohi, il editor siriano della Dar Al-Rida Publishing, Dr. Baby Al Khoury,  Dr. Nidal Al -Abadi  Professoressa universitaria, ricercatrice nel settore educativo e mediatico ed attivista per i diritti umani, è veramente una donna con una presenza distinta ed una forte personalità. Dal Sudan, abbiamo incontrato il dottor Malik Abdullah Al-Mahdi, un professore universitario, che è un pensatore di alto livello di intelligenza, e siamo stati anche contenti per incontrare il Dr. Nassif Naim, specializzato in diritto internazionale che lavora in Germania, presso il Center for Research on the Arab World, abbiamo dialogato con diversi parlamentari iracheni, in primis con il parlamentare Mohannad Al-Saadi. Abbiamo ascoltato con attenzione gli interventi dei ministri, del presidente del parlamento iracheno, dei politici iracheni, e dei loro ospiti internazionali che hanno focalizzato i loro discorsi attorno il concetto che il mondo sta cambiando. 

    A questo proposito, Khaled Tabal Al-Najm, il ministro della Pianificazione iracheno, ha parlato della Via della Seta, il grande progetto economico guidato dalla Cina, che spingerà la Cina a rafforzare le sue relazioni con i paesi che si trovano su questa via, e tutti questi paesi possiedono oltre il 70% della materie prime e la capacità di produrre e di consumare, come ha proseguito Sua Eccellenza il Ministro, affermando che l'Iraq ha una buona opportunità in questo progetto se completa la costruzione del porto del Faw,  e se l'Est verrà collegato all'Europa con le ferrovie.

    Inoltre, l'ambasciatore cinese in Iraq, Tsuki Wei, ha sottolineato che la Cina vuole costruire il mondo e non controllare i paesi che si trovano sulla Via della Seta, e che oggi tutti i paesi del mondo sono vincolati da stesso destino, quindi devono collaborare tra loro per creare un futuro migliore per l'umanità.

    Il presidente della commissione per il commercio del Senato pakistano, la senatrice Baluch Khan, ha confermato che il progetto La via della seta fornirà un milione e mezzo di posti di lavoro e che il Pakistan è orgoglioso di essere un partner in questo grande progetto.  Mentre il Presidente dell'Istituto per gli Affari Internazionali in Italia, Andrea Desi, ha parlato del progetto “la porta dell’Europa” ed ha sottolineato la necessità dell'intersezione di questo progetto con il progetto “via della seta” ha ribadito l'importanza della tecnologia, dell'istruzione e della cultura nella costruzione del futuro.

    In diverse interviste alla stampa televisiva irachena, la responsabile della cooperazione economica e culturale internazionale dell’associazione Al-Bunduqyya, Assadakha Italo Araba Sana Shami, ha parlato dell'importanza di questo convegno, che riunisce intellettuali, pensatori e politici di tutto il mondo, incontri che sono destinati a rispecchiare benefici sull’andamento dell’avvenire, invece il Presidente dell’associazione, Paolo Capuzzo, ha affermato l'importanza che l'Iraq superi suoi controversie interne, e che l'unità del suo popolo è un prerequisito affinché l'Iraq riacquisti la sua leadership in questo mondo che cambia.

     

     

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