Il festeggiamento del Redentore

    Il festeggiamento del Redentore

    Paolo Capuzzo

    La Festa del Redentore ( Gesù Cristo) è certamente la ricorrenza più sentita dai veneziani. Una tradizione che risale al 1577 quando

    a fine della terribile pestilenza iniziata nel 1575 e che uccise un terzo dell’intera popolazione, il Senato della città commissionò quale ex voto la realizzazione della basilica del Redentore sull'Isola della Giudecca ad Andrea Palladio, che allora era il “Proto” della Serenissima ossia l'architetto capo della Repubblica Veneta.
    Il 20 luglio del 1577, per festeggiare la fine della peste, fu costruito per la prima volta un ponte di barche lungo 330 metri che collegava il luogo in cui stava sorgendo la Basilica alle Zattere, una lunga fondamenta che costituisce il limite meridionale della città di Venezia, ed ebbe luogo la prima processione. La tradizione continua ancor oggi la terza domenica di luglio; Quest'anno cade il 16 luglio
    Questa festa, divenuta oggi un richiamo per migliaia di turisti, permette di assaporare il lato più autentico e religioso di Venezia; ma anche quello più mondano, dettato da festeggiamenti in barca e spettacolari fuochi d’artificio.

    La Festa del Redentore inizia il pomeriggio del sabato e va avanti tutta la notte sulle barche, lungo i canali, nei locali e nelle case private. Ci si ferma tutti magicamente alle 23.30 per ammirare i fuochi d’artificio col naso all’insù: un magico caleidoscopio di colori che illumina la bellissima Venezia e le facciate dei palazzi storici. Verso mezzanotte e dieci si torna a far baldoria o ci si incammina per tornare a casa. Per tradizione chi vuole procede in barca sino all’isola del Lido per proseguire i festeggiamenti davanti al mare attendendo l’alba sulla spiaggia.

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